Spesso quando ci si imbatte in un nuovo lavoro di posizionamento, un SEO deve fare i conti con una serie di fattori che eredita da chi ha sviluppato l’applicazione web. Perciò gravano sulle spalle non solo le responsabilità di ottenere determinati risultati, e a volte anche in tempi troppo stringenti, ma anche quelle di scelte precedenti non molto felici.

Allora credo che creare un appunto per delineare una metodologia di lavoro di restyling seo di un sito web non faccia male, a me per primo!

Nato o rinato un sito web gli step, secondo me, sono i seguenti:

  1. Analisi del nome di dominio
    • oltre ad individuare il peso e il numero di parole chiave del dominio esistente bisogna fare una ricerca del brand dell’azienda associata e vedere cosa ci dicono i motori di ricerca. Questo è molto importante sopratutto per grosse realtà, in quanto alcuni clienti potrebbero ricevere più traffico dal proprio brand rispetto ad una parola chiave.
      Inoltre è bene individuare, nel nome di dominio, quelle che sono le possibili varianti e com’è messo il sito nelle SERP rispetto a quelle varianti: può capitare che un sito con un nome di dominio composto dalle parole chiave “www.AB.it” abbia l’homepage posizionata per le parole chiave “A C”. Individuare questo tipo di relazioni è importante per capire in che direzione, giusta, sbagliata, volontaria o involontaria, si è mosso il sito e il SEO prima di voi.
  2. Analisi della struttura dell’homepage
    • certo, so già che non è l’homepage che fà tutto il traffico di un sito! Però dall’homepage passa in media gran parte degli utenti e dei crawler. Sia per l’uno che per l’altro creare una homepage con i giusti requisiti di navigabilità, struttura di link e struttura del codice è fondamentale. Di qui si arriva alle dissertazioni sul page speed, sul caching e sui cookies e via discorrendo, ma il fatto è che un’homepage mal strutturata è un brutto biglietto da visita, anche per ottimi contenuti.
  3. Analisi della struttura del sito
    • le considerazioni fatte per la struttura dell’homepage sono valide -e ci mancherebbe- anche per le pagine interne al sito. Che tu stia usando un tuo template engine, o smarty, o wordpress o un altro CMS è necessario che il codice sia strutturato secondo la giusta logica dei contenuti e secondo le direttive w3c. Inoltre è chiaro che si deve predisporre alcune aree del sito al cambiamento, quest’ultimo non deve andare a rivoluzionare o distruggere il template o altre ottimizzazioni fatte sulla pagina, per cui uno studio approfondito della situazione è necessario così come “sporcarsi le mani” di codice per capire cosa si ha di fronte.
  4. Analisi della struttura della pagina
    • qui non voglio spendere troppe parole… ma semplicemente vi chiedo: avete mai letto un libro? Se la risposta è “si”, vi chiedo: avete mai letto un libro che ha il testo in alto e il titolo in basso?
      Peppino De Filippo direbbe “e ho detto tutto”!
  5. Analisi dei links
    • quando leggo o sento dire, anche da parte di persone in vista, che i links hanno perso peso nei fattori di posizionamento, rimango perplesso. Cosa volete che sia il web SENZA links? (Guardate l’immagine: le parole chiave sono “navigare” e “àncora”. Pensate al web con queste stesse parole chiave).
      Senza marciarci troppo un aspetto molto improtante di un sito web è come e quali link espone nel proprio sito e nelle proprie pagine. I link vanno messi con coerenza all’interno dei temi trattiti sul proprio sito, siano essi verso pagine interne che verso risorse esterne. Non abusarne (il famoso limite dei 100 links) è un fatto di buonsenso più che di SEO in senso stretto. Immaginate di dover uscire a mangiare una pizza. Chiedete a due amici. L’amico A vi risponde:”puoi andare a mangiare da Gigi che fa una bella pizza napoletana, oppure da Luca che fa una bella pizza alla calabrese”. L’amico B vi risponde: “puoi andare da Massimino, ma anche da Marco, senza scordare Frank,… ah poi ci sono: Gino, Pino, Mino, Rino, Tino”… intanto siete già di ritorno da Gigi, il quale ringrazia di aver consumato al suo locale e vi saluta cordialmente con la manina.

Ciao! Bellissimo articolo, semplice descritto e molto utile. Hai tutto il mio appoggio sull'ultima sezione del peso dei Link. Dalla mia esperienza posso dire che l'ottimizzazione dei Link, se fatta bene è semplicemente la "parola d'ordine" Un saluto dalla germania Antonio

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