Secondo me Diaspora, questo nuovo social network è un flop annunciato. Non lo dico per invidia o per fare il bastian contrario… è un flop nella misura in cui si considerano alcuni degli aspetti più importanti e salienti della vita che ciascuno di noi fà una volta registato ad un social network a caso… tipo Facebook.

Se da un lato tanti sono gli utenti stanchi di azioni, applicazioni e funzionalità invasive poichè su Facebook ci sei proprio tu, dall’altro ci si deve pure chiedere se è normale che un nick debba mascherarci a vita e che male ci debba essere a metterci la faccia. Questo eprchè a mio avviso, ricordando i cosìddetti tempi di mIRC o delle chatroom di libero o dei primi giochi MORPG, il web è sempre stato quel luogo affascinante dove dietro un nick poteva esserci chiunque, anche tua nonna.

Diaspora significa dispersione… dispersione della privacy? Dispersione dai social network troppo invadenti?
Oltre le definizioni che si possono trovare sui dizionari, l’accezione che gli stessi sviluppatori hanno voluto dare, secondo me la dispersione non ci sarà perchè siamo: pigri, abituati male e sopratutto mediamente non curanti.

Quindi, caro Diaspora, secondo me rimani un bellissimo esperimento e se ritenuto vermaente valido, una base da cui partire per creare un protocollo di privacy, anzi uno standard, su cui basarsi per le evoluzioni sociali del web che trovano sfogo nelle applicazioni che nascono ogni giorno.

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