L’argomento che sto andando a trattare è uno dei più controversi e spinosi che si possa incontrare leggendo, con un minimo di astrazione, articoli sul webmarketing turistico. Le recensioni sono o no un mezzo a cui affidarsi da viaggiatore? E da proprietario di una struttura ricettiva?
Sono domande difficili: rispondere implica una serie di se e di ma da cui non si può uscire indenni. Per questa ragione penso che sia il caso di parlare di una mia esperienza avuta tempo fà, non vi dico con chi, ma anni orsono mi è capitato ciò che sto per dirvi.

Lavorando nell’ambito SEO per differenti tipologie di clienti ho avuto modo di interagire anche con il settore turistico. Dopo aver sistemato siti, ottimizzato parole chiave e creato procedure più snelle di richiesta preventivo, mi sono soffermato un attimo sulla raccolta dati che questo mio cliente, credevo e a distanza di tempo credo, doveva necessariamente fare. Si perchè se da un lato l’esperienza di un consulente può arrivare e compensare l’esperienza del committente in molte scelte, anche quello che è il feedback degli utenti è una ricchezza. Perderselo significare “rimanere poveracci”. Decisi così di creare delle procedure atte a memorizzare, su consenso, i dati delle richieste preventivo i quali, assieme ai dati temporali e di conferma, avrebbero potuto dare riscontro delle mete più richieste, dei servizi che insomma andavano meglio o peggio e quali fra questi portava più soldini in cassa.

Uno step dopo, visto che in alcuni casi non si può scendere al di sotto di una certa soglia di complessità, mi sono inventato un sistemino semplice ma funzionale di feedback: com’è andata la richiesta preventivo? Con alcuni semplici e chiari punti che l’utente doveva checkare, e poteva fare in modo molto rapido e in via opzionale corredare da un commento, ci veniva detto cosa era andato bene, storto o di migliorabile. Incrociando questi dati con quelli di Google Analytics, implementato per controllare una serie di fattori che non sto qui a spiegare, si potevano trarre molti spunti interessanti su come rendere questa benedetta richiesta di preventivo più efficace (ovvero, meno lavoro di backend e miglior rapporto richiesta->prenotazione viaggio=euro).

Allora, mi domando e dico: perchè ancora così tanta ostilità dietro le recensioni?
Se io fossi in voi, farei di tutto per:
a) rendermi inattaccabile professionalmente -lavorando bene e cercando i margini di miglioramento-
b) adottare i sistemi di recensioni più usati sul web
c) adottare un sistema di recensioni proprietario

Qual è il vantaggio a spendere soldi a fare un sistema di recensioni proprietario? Ci sono widget, plugin, popup e scarrafoni che sono gratis e posso inserire nel mio sito web senza pagare altri soldi. Perchè?

Innanzitutto perchè in un’era come questa, dove il web corre e gli utenti pure, le visite verso i siti si fanno tanto più inutili quanto più utili sono i sistemi integrati offerti dai grandi player, del settore ed in generale.
Puoi perciò offrire un’esperienza unica, attraverso il tuo piccolo/grande sito, che farà della recensione un commento di maggior valore.

Poi perchè è una voce in più, che se gestita con onestà e trasparenza, puoi offrire ai tuoi clienti come metro di giudizio a conferma o smentita di quello che si dice su di te in giro. Allora si che le recensioni fake saranno ancor più individuabili, anche dal turista smemorato di turno!

Hai i dati. Si perchè come ho detto sopra, attuando tutte le misure in campo di privacy, puoi creare un TUO database ricco di informazioni e maneggiarlo come più ritieni opportuno.

Sicuramente le recensioni sul proprio sito non sono a costo zero, ma di certo grazie ai canali social o al PPC puoi creare un contatto maggiore ed incentivare commenti e recensioni genuine su cui avrai il pieno controllo. Sfruttalo bene, mi raccomando! 🙂

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